L'autobiografia di Benvenuto Cellini, artista tra i maggiori del nostro Cinquecento, non è solo un documento prezioso per la storia di quegli anni, ma un vero capolavoro di narrativa.
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Il suo aurore, geniale e irrequieto, inizio a scriverla per rivalutare se stesso agli occhi del suo mecenate Cosimo I de Medici: ben presto, pero, la motivazione originaria si arricchisce grazie al gusto strepitoso per gli episodi e gli aneddoti e a una prosa piena di umori e invenzioni linguistiche. E la personalità di Cellini, tra titanismo e depressione, ricerca del bello e attrazione per il triviale, si scolpisce nella nostra memoria. In questa edizione viene riproposta al lettore l'innovativa interpretazione della Vita di Ettore Camesasca.
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