Come si configura oggi il rapporto della psicologia con l'HIV, con l'infezione e la malattia conclamata da esso prodotta? In che modo si è modificata la percezione sociale dell'agente virale ed in che modo tale modificazione si traduce oggi in una maggiore propensione al rischio di contagio? Quali dinamiche è possibile individuare a livello conscio, ma anche a livello inconscio, nel confronto con tale area tematica? Quali, dunque, le nuove frontiere del rapporto della psicologia con tale ambito della medicina? A tali complesse domande tale libro prova a fornire una risposta. In particolare esso costituisce un tentativo di ripensamento del senso e della modalità più adeguata di articolazione degli interventi preventivi.