Quando si parla di estetismo si pensa subito a Oscar Wilde, a Walter Pater, a D'Annunzio, a una stagione precisa della cultura europea tra fine Ottocento e primi Novecento. Questo libro vuole invece mostrare che l'estetismo non è legato solo a un periodo storico ma indica un modo di vivere l'esperienza estetica, una maniera di concepire l'arte e la vita.
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L'autore recupera così momenti essenziali della riflessione sull'estetismo "avant la lettre", come l'analisi della vita estetica nella filosofia di Kierkegaard, e ricostruisce una serie di figure che dell'estetismo sono tipiche dal "dandy" al conoscitore d'arte, dal virtuoso musicale agli "scapoli dell'arte" di cui ci parla il romanzo di Proust.