Esiste una forma di conoscenza, tanto trascurata dalla teoria quanto quotidianamente praticata: è il cosiddetto "colpo d'occhio", cioè quella prima idea che ci facciamo di qualcuno o di qualcosa, e che ci spinge per esempio a fidarci della persona appena incontrata, o a stabilire se un ambiente è pericoloso o meno.
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Tale attività di "cognizione rapida", spesso efficace, soprattutto nei momenti di emergenza, ha però un lato oscuro. La fretta e i pregiudizi, infatti, possono indurre ad associazioni fittizie (per esempio altezza e capacità manageriale).
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