Il regista Saul Mortara riceve da un produttore parigino l'incarico di preparare un film sulla vita di Proust. Lungo i vari spostamenti tra l'Italia, la Francia e la Svizzera, mentre il lavoro di scrittura procede, Saul lascia che in lui riaffiorino animati dal tocco misterioso della memoria involontaria, una delle grandi scoperte proustiane, alcuni momenti salienti della propria esistenza.
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Attraverso una serie di libere associazioni riemergono le esperienze che hanno segnato il suo passato: l'abbandono della lotta partigiana per rifugiarsi in un sanatorio, il ripetuto innamoramento per la stessa donna che a distanza di anni non riconosce, il rapporto col figlio ventenne che gli restituisce l'immagine della sua giovinezza.
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