Pubblicato per la prima volta nel 1906, ma composto due secoli prima, Hagakure e una delle opere più famose e controverse tramandateci dalla letteratura giapponese. Esso racchiude l'antica saggezza dei samurai sotto forma di brevi aforismi.
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L'autore, Ya-mamoto Tsunetomo, vissuto in un'epoca di pace e di conseguente decadenza della figura del samurai, si chiuse in un monastero buddhista, dove per sette anni ammaestrò all'antico codice d'onore il giovane Tashiro Tsuramoto. L'allievo trascrisse le conversazioni avute con il maestro e le raccolse negli undici volumi che compongono Hagakure, preziosa testimonianza di un pensiero complesso e positivo, ben diverso dallo stereotipo del kamikaze votato all'annullamento di sé ancora vivo nell'immaginario occidentale. La scelta di aforismi operata dalle curatrici dì questo volume mira a far conoscere al pubblico italiano l'attualità e l'universalità dell'etica samurai, e vuole essere un invito alla riflessione e uno strumento per la ricerca inferiore. Yamamoto Tsunetomo (1659-1719) nacque da un'antica famiglia di samurai e, nonostante vivesse in un'epoca di pace, coltivò sempre gli antichi ideali guerrieri, deprecando la decadenza dei tempi. Alla morte del suo sovrano, nel 1700, essendo proibita la pratica del suicidio rituale, si fece monaco buddhista.