"Civiltà delle Macchine" è stata la rivista simbolo degli anni Cinquanta, che nell'epoca del massimo sviluppo industriale ritenne possibile coniugare cultura industriale e cultura umanistica. L'incontro fra le "due culture", la grande utopia di Adriano Olivetti, prende corpo nelle pagine.
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di "Civiltà delle Macchine", frutto dell'incontro fra il manager Giuseppe Luraghi, direttore della società finanziaria Finmeccanica ed editore della rivista, e Leonardo Sinisgalli, poliedrica figura di poeta-ingegnere che la fondò e la diresse dal 1953 al 1958. Affascinato dall'idea della convergenza tra progresso tecnico e sociale, Sinisgalli coinvolse nel suo sogno numerosi scrittori.