Medico anestesista, madre e moglie, Lavinia ripercorre tutta la sua vita, facendola ruotare attorno all'incontro casuale, nelle corsie dell'ospedale in cui lavora, con una ragazza bella e disperata, Marzia, che le chiede aiuto e la sconvolge.
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Credeva di aver dimenticato, Lavinia, e invece tutto il suo passato l'aggredisce, all'improvviso, in una mattina qualunque di smonto notte, mentre si rifugia alle "sue" macchinette del caffè. – Quando sei giovane sei audace, e osi pensare di poter dimenticare... – I ricordi assalgono Lavinia, obbligata a tornare indietro da un passato inopportuno, e si rivede, spensierata liceale, alle prese con amori innocui, e poi universitaria ambiziosa e tenace. Sognava l'amore, Lavinia, ma neanche troppo, piccola donna ligia al dovere che voleva laurearsi presto, per rendere orgoglioso suo padre e non invecchiare tra i banchi polverosi della facoltà di medicina. Il padre, il nonno, la madre e i suoi fratelli fanno da sfondo alla sua vita in bilico tra due mondi, quello di casa, da cui non riesce a staccarsi, e quello della nuova città, che ha sempre sentito estranea.