Il «mestiere» dei giovani consiste nel rifiutare il mondo e la cultura degli adulti. La moderna terapia familiare ci insegna che la violenza non va vista come qualcosa di assurdo e di per sé «cattivo»: rabbia e aggressività sono modi con cui gli adolescenti cercano di comunicare, di dirci qualcosa.
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D'altra parte, nelle cronache degli ultimi anni termini come bullismo, baby gang, «branco», emo, autolesionismo e suicìdio ricorrono sempre più spesso in riferimento ai ragazzi. Qual è il disagio che si nasconde dietro questi comportamenti, e quando sconfina nella patologia? Esiste un modo per affrontare con successo le esplosioni dì violenza di un adolescente, in famiglia come a scuola, verso gli altri o verso se stessi? Qual è il peso del disagio multiculturale nei ragazzi delle famìglie di immigrati? Questo libro racconta in che modo la terapia breve strategica si proponga come trattamento efficace nella soluzione di tali problemi. In linea con il loro approccio, gli autori non si limitano a una trattazione aridamente teorica, ma offrono al lettore un «osservatorio privilegiato», un modo per calarsi nella concreta pratica clinìca, tramite la discussione di casi e la trascrizione delle sedute terapeutiche. Un libro indispensabile per tutti coloro che entrano in contatto con il mondo giovanile: genitori, insegnanti, educatori e psicoterapeuti.
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